Il Bilancio Sociale 2012-2014 della Fillea Cgil di Milano
Milano, novembre 2015.
Dalla Presentazione del Segretario Generale Gabriele Rocchi
” […] Ci sono diverse definizioni utili a comprendere cosa sia un bilancio sociale; tra le tante preferisco quella che forse è la più semplice: “il bilancio sociale serve a rendere conto a tutti gli interlocutori in modo trasparente e chiaro cosa fa l’organizzazione”.
Quindi ciò che differenzia il bilancio “tradizionale” da quello “sociale” è che quest’ultimo è il documento con il quale un’organizzazione, come lo è Fillea Cgil Milano, comunica gli aspetti fondamentali della propria attività e non solo quelli relativi alla situazione economica e patrimoniale.
[…] Ad un occhio distratto questa potrebbe apparire come un’operazione banale; io credo, al contrario, che sia invece un atto profondamente innovativo e che, se ben utilizzato, possa favorire il raggiungimento di tre importanti obiettivi:
1- rafforzare la partecipazione ed il rapporto democratico che intercorre tra gli iscritti, l’apparato politico e tecnico ed il gruppo dirigente di Fillea Cgil Milano […]
2- eliminare ogni forma di autoreferenzialità, assumere il concetto che la propria attività deve essere oggetto di valutazione e adottare un piano di lavoro che fissi degli obiettivi e preveda gli strumenti per conseguirli. […]
3- la trasparenza genera fiducia. Le grandi associazioni politiche e sindacali (Partiti, Sindacati confederali) ma, più in generale, tutti i corpi intermedi sono oggetto sempre più frequentemente di campagne stampa aggressive e tese a screditarli presso l’opinione pubblica additandoli come espressione di una società che non c’è più e di una “casta” garantita che rappresenterebbe un freno allo sviluppo della società.
[…] In particolare per quanto riguarda il comparto edile, che per la nostra struttura è quello numericamente più significativo, i sei anni tra il 2008 ed il 2014 hanno fatto registrare un calo di circa il 40% in tutti gli indicatori fondamentali della Cassa Edile (numero dei lavoratori, numero delle imprese, numero delle ore lavorate, massa salariale).
Una catastrofe di enorme proporzioni con conseguenze sociali pesantissime che si sono abbattute su tantissimi lavoratori che, per questa ragione, hanno perso il loro posto di lavoro.
Anche sui bilanci della nostra struttura la crisi ha provocato effetti durissimi e il motivo è evidente: noi viviamo esclusivamente dei contributi sindacali ricevuti dai lavoratori, in forma diretta o attraverso la bilateralità.
Pertanto la sfida di questi anni è veramente impegnativa ma non per questo meno stimolante.
Ogni giorno, con sempre meno risorse disponibili, ci prefiggiamo quanto segue:
● mantenere e, se possibile, migliorare lo stesso livello di rappresentatività nella competizione sul proselitismo
● essere presenti nelle Camere del Lavoro sul territorio con permanenze quotidiane
● aumentare la nostra efficacia nella frequentazione dei luoghi di lavoro
● contrattare retribuzioni e diritti lavorando, inoltre, per dare piena esigibilità a ciò che viene stabilito dalle leggi e dagli accordi
● garantire una presenza qualificata nella difficile gestione degli enti bilaterali.
Queste sono le principali attività quotidiane di Fillea Cgil Milano e meritano di essere conosciute e valutate: con la redazione del nostro primo bilancio sociale ciò sarà possibile”
Gabriele Rocchi – Segretario Generale Fillea Cgil MIlano